Galleria Elefante

Fine Primo Tempo

Inaugurazione sabato 25 maggio 2024 dalle ore 18.00

Dal 25 maggio al 22 giugno

DAL MARTEDI' AL SABATO DALLE 15.00 ALLE 19.00 O SU APPUNTAMENTO.
Terry Atkinson Mirella Bentivoglio Henri Chopin Paolo Ciregia Claudio Costa Amelia Etlinger Paolo Gioli Raymond Hains J. Lee Byars Bruno Munari Lisa Perini Gina Pane Aldo Tagliaferro​ Sofu Teshigahara

Per celebrare i sessant’anni di attività la galleria l’Elefante è lieta di presentare una selezione di opere che ne raccontano il percorso.

Ho spesso riflettuto sulla mia esigenza di trovare un filo che unisse le scelte artistiche effettuate dalla galleria in corso di tempo e mi sono chiesta se c’è, se c’è mai stato; se tutto nasce da un senso di frustrazione, si dice che il gallerista sia un artista mancato, poiché gli manca la capacità, che ha quest’ultimo, di rendere concreta l’idea e da “parassita” se ne appropria, riuscendo, subdolamente in senso buono, ad esprimere così il suo, di pensiero. S’intende che vale anche per il collezionista.

Con Cesare avevamo cercato di stabilire un dialogo fervido e incessante con gli artisti e con le opere rappresentate che nel tempo ha trovato una sua forma, quasi un’”immagine” nella quale ben ci riconoscevamo. Raymond Hains diceva “la vita è come un romanzo, come un merletto bretone o una tela di ragno”, e così l’immenso affresco di Gina Pane, una conoscenza integrale che va oltre il linguaggio artistico e la parola, che supera le distinzioni ed entra nella sfera delle emozioni, del vissuto, nella magia della nostra storia. Una costellazione infinita che trova nel vuoto la sua espressione più ampia quella di Gutai; voleva fare qualcosa che nessuno aveva mai realizzato prima, nel nome di una libertà artistica che, prima ancora, è libertà di pensiero. Una delle nostre mostre più belle. E poi Paolo Gioli, grande pittore, che a un certo punto sceglie la polaroid la quale “si trasferisce come uno strato di affresco. Volevo trovare qualcosa che avesse a che fare con le arti belle”. Alla fine, come a chiudere un ciclo, Paolo è tornato alla pittura. Chissà…

Siamo grati a Raymond Hains, Gina Pane, Paolo Gioli e a tutti quei “crazy diamond” attraverso i quali abbiamo costruito con passione la nostra storia di galleristi.

E così alla fine di questo discorso scopro che di fili ce ne sono tanti, una rete con tanti nodi che formano una trama di legami invisibili in cui riecheggia l’eco di Indra.

 Gina Pane,
“L’uomo dal ramoscello verde che non aveva letto i ‘Fiori del male’ – Partizione per una ferita” Ceppo di legno, cuneo, foto, disegno, 1982, cm. 170 x 80 x 80

Raymond Hains,
“Pénélope” 1950 Smalto su carta cm. 23,5 x 32,5.

Paolo Gioli,
“Incontro di una goccia”. 1987. Polaroid, polacolor, ottica.  Cm. 60 x 50.

Paolo Ciregia,
“Senza titolo (Ideological loop)”, 2016, cm, 40 x 50, tappeto russo, fotografia, legno.

Sofu Teshigahara,
(1900-1979)
Senza titolo 1968 Inchiostro su carta dorata applicata su compensato 182 x 91 cm.

Terry Atkinson,
Il gatto attraversa la tavola Inchiostro su carta cm. 25.1 x 30 1962

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